Arrivano i primi bandi per ottenere i buoni della Commissione europea a sostegno dell’installazione di wifi gratis in spazi pubblici delle città
È ai blocchi di partenza il progetto Wifi4Eu, con cui la Commissione europea assegnerà risorse ai comuni per installare connessioni internet senza fili gratuite. Con qualche settimana di ritardo rispetto a quanto anticipato da Wired, Bruxelles ha lanciato il portale su cui città e paesi del vecchio continente potranno fare richiesta per un buono da 15mila euro per installare punti wifi in spazi pubblici, come biblioteche, parchi, musei e piazze.
Sul piatto la Commissione europea ha messo 120 milioni per il wifi comunitario. Entro il 2020 l’obiettivo è di distribuire risorse a ottomila comuni negli stati membri e anche in Norvegia e Islanda. I buoni wifi serviranno a coprire i costi delle apparecchiature e delle infrastrutture, mentre i comuni dovranno farsi carico di manutenzione e abbonamenti per i successivi tre anni.
Il comune ha un anno e mezzo di tempo dall’assegnazione del buono per installare il wifi. Il beneficiario sceglierà in autonomia in quale area collocare il servizio e con quale operatore telefonico abbonarsi.
Successivamente l’Unione europea effettuerà una ricognizione per verificare come siano stati spesi i fondi. L’obiettivo è di lanciare due bandi all’anno.
Come fare a partecipare? Il primo passaggio è la registrazione sul sito di Wifi4Eu. Già 2.469 comuni si sono registrati. Sul sito sono indicati i comuni italiani e le unioni municipali che possono concorrere all’assegnazione del wifi made in Ue. Successivamente occorre tenere d’occhio i bandi. La Commissione conta di pubblicare il primo a metà maggio del 2018. Saranno accolte le domande di un primo lotto di mille comuni.
Chi prima arriva, meglio alloggia: questo sarà il principio per ridistribuire i fondi. In fase di assegnazione, tuttavia, la Commissione aggiusterà il tiro garantendo che ogni stato riceva almeno 15 buoni. In genere, un paese non potrà ottenere più dell’8% dei fondi a disposizione per ogni bando. Sul sito si possono iscrivere anche gli operatori di telecomunicazioni che vogliono partecipare ai bandi come fornitori.
“Le reti finanziate mediante Wifi4Eu saranno gratuite, senza pubblicità e senza raccolta di dati personali. Il finanziamento riguarderà solo reti che non duplichino offerte esistenti gratuite, pubbliche o private, di qualità analoga nello stesso spazio pubblico“, spiega la Commissione in una nota. Altra conditio sine qua non è che i comuni siano serviti da reti in banda ultralarga o che assicurino entro breve tempo le connessioni veloci.
Il progetto è stato annunciato nel discorso sullo stato dell’Unione del presidente Jean-Claude Juncker a settembre del 2016. Rientra tra le misure di revisione delle norme europee in materia di telecomunicazioni. Commentando il piano wifi, Juncker ha detto che il programma doterà “entro il 2020 ogni paese e città europei di un accesso gratuito a internet senza fili nei principali punti di aggregazione pubblica sul territorio.”